venerdì 15 marzo 2013

Nei panni di una mamma

Ho riaperto oggi la mia valigia azzurra ferma da troppo tempo, dove avevo messo a riposo tutti i vestiti che l'estate scorsa la pancetta in crescita mi aveva impedito di indossare (in realtà era solo pancia da secondo mese, ma a me sembrava già grande...chi immaginava quanto sarebbe cresciuta in seguito!).
Ed è stato come ritrovare una parte di me che un po' avevo dimenticato. Che olio di mandorle e pannolini avevano scavalcato. Messo in stand by. Chissà se anche cancellato.
La mia minigonna gialla, i miei short di jeans, quel vestitino nero che ci stava con tutto.
E' passato poco più di un anno, eppure sembra un'altra vita, un'altra me.
Se dopo la gravidanza il corpo di una donna torna come prima, è tutto il resto che cambia. Si perde. Si evolve.
E non parlo solo di abitudini, di stile di vita, di tempo per uscire. Cambia il mood, cambia la testa, cambiano i pensieri e le priorità. Forse cambia anche la sfrontatezza nel portarla, quella minigonna gialla.
E mi chiedo se dal di fuori questo cambiamento si veda, si percepisca.
O se invece sembro sempre io, solo con qualche occhiaia in più e un pargoletto in braccio.
O se questi siano solo deliri ormonali post-pancione e da allattamento in corso.

martedì 12 marzo 2013

Una nuova avventura

...e finalmente iniziamo questo blog! Nuova avventura, che si aggiunge alle altre appena iniziate: nuova città da scoprire, nuova casa da abitare, nuove amicizie da conoscere, nuovo tutto da iniziare...e soprattutto nuovo lavoro: fare la mamma al mio cucciolo appena nato! Una nuova me che si unisce alla vecchia me, creando chissà quale mix...staremo a vedere! Intanto...inizio a scrivere!

Tutta colpa della messa in piega

Nel gennaio 2011 iniziava la mia avventura a Shanghai. Decidevo di diventare parte della sempre più diffusa categoria dei cosiddetti "cervelli in fuga". O meglio, io ero in fuga. Il mio cervello cercava semplicemente di seguirmi.
Ma qualsiasi cervello, soprattutto se donna, prima o poi si ferma.
Per andare dal parrucchiere.
Entrai quindi nell'unico negozio di parrucchieri italiani di Shanghai. Romani per la precisione.
E fu così che conobbi Ilmioparrucchiere.
Un taglio ai capelli, un taglio al passato, un taglio ad alcuni lati di me che poco mi piacevano.
E taglia che ti ritaglia, ben presto venne il momento di cucire. E cucimmo un'amicizia che in breve si fece sempre meno amichevole e sempre più "con qual qualcosa in più". Cene, serate, viaggi a volte al limite dell'assurdo a volte semplicemente fantastici, convivenza.
E dopo un anno tanto breve quanto intenso, dai due poli opposti del mondo, scoprivamo di essere in tre. E ci ricongiungevamo, in quella che è una sorta di "terra di mezzo" tra le nostre due città del cuore.
Eccomi quindi ora in Italia, che non manca occasione di ricordarmi il perché da qui i cervelli fuggono. Ma questa volta con tre ottimi motivi per restare: un cucciolo che dorme tra le mie braccia, un fidanzato,  ed un taglio di capelli assolutamente perfetto! ;)