mercoledì 6 novembre 2013

Il Mulino Bianco non esiste

Quando ti alzi la mattina con la voglia di scrivere un post bello e ottimista, perchè fuori c'è il sole, perchè anche se non hai chiuso occhio tutta la notte sei felice.
Perchè anche se sei stata sveglia a pensare, a far vagare la mente chissà dove, tu eri li, abbracciata a lui, che ti scaldava e ti faceva sentire protetta.
Perchè alle 4 di notte la tua amica, in travaglio da ieri, ti scrive "è nato", e rivivi il giorno in cui l'hai mandato tu, quel messaggio. E ancora ti commuovi.
Perchè oggi lavori, e uscirete di casa assieme, lui ti accompagnerà al lavoro e magari farete colazione al bar. La seconda colazione.

Ma poi all'improvviso per una sciocchezza vi innervosite, lui alza la voce, esce da solo e ciao.

E al lavoro alla fine ci vai da sola, col cuore spaccato tra due uomini, il grande che ti ha fatto incazzare appena sveglia, e il piccolo rimasto con la nonna, sentendoti in colpa per avergli rubato gli ultimi venti minuti con mamma e papà.
E anche se poi scatta subito la telefonata, e si cerca di fare pace senza troppo ribadire le ragioni che ognuno ancora è convinto di avere, poi ti rode.
Perchè i colori della bella giornata ormai sono spariti.
Perchè sai che vi amate, di un amore forte, ma sai anche che avete due caratteri altrettanto forti, che si scontrano, che non vogliono cedere. E ti ripeti che, se questo era quello che prima ti piaceva, ti faceva sentire "viva", ora siete due genitori, e non dovrebbe essere più così. Chiami a rapporto la tua parte zen, che se ne va sempre proprio quando serve. E ti senti in colpa, perchè la famiglia che vorresti dare a tuo figlio è quella del Mulino Bianco.
Dove non si litiga, dove va sempre (quasi) tutto bene.
E la notte insonne, che prima non pesava, improvvisamente è un macigno, sul tuo umore, su di te.