Non so cosa sia la crisi post parto, non so nemmeno se esista o se si tratti di suggestione.
Ma allo stesso tempo, penso di averla passata, o forse di esserci ancora nel mezzo.
Forse ho avuto anche quella pre parto. Come tutte, magari. Fatta di ansie e paure per questo salto verso un mondo nuovo e soprattutto ignoto. Le volte in cui ho avuto paura che qualcosa andasse storto. La stranezza nel trovarsi all'improvviso ad affrontare certe paure, mentre la maggior parte delle mie amiche ancora passava il tempo tra lavoro e aperitivi. Il rendersi conto di aver perso all'improvviso la spensieratezza.
Penso che aver avuto troppo tempo da passare sola, senza particolari cose da fare, non mi abbia fatto troppo bene. Che mi abbia portato a pensare troppo, il che non fa sempre bene.
E un accumulo di pensieri (o di seghe mentali), che una volta che mi sono ritrovata con quel fagottino stupendo tra le braccia, a casa, una volta appurato che stava bene, che potevo iniziare a godermelo senza paure...ecco, una volta arrivati al punto del vissero felici e contenti, tutti questi pensieri hanno dato vita a nuove paure, quasi angosce sommesse.
Prima la paura del mondo, di lasciarlo entrare nella vita di mio figlio che per 9 mesi ho protetto nella pancia.
Poi la paura che possa succedere chissà cosa.
La paura del vissero felici e contenti, perchè quando raggiungo qualcosa, ho sempre paura mi venga portato via.
Non so se fa più paura ammetterlo, o tenerselo dentro.
Sono paure stupide, quasi imbarazzanti, non mi piace avere paura, se così effettivamente si può chiamare. Paure che quasi non si fanno sentire per tutto il giorno, e poi la sera, quando tutto inizia a tacere e rallentare, mi accorgo di non essere mai effettivamente rilassata. Di avere sempre qualche pensiero di troppo nella testa, che offusca un po' la serenità che vorrei godermi. Paure che danno vita a superstizioni ancora più stupide.
Forse questa sorta di crisi sta passando, perchè capita sempre più spesso, all'improvviso durante il giorno, che questa patina sparisca, che mi renda conto di quanto tutto possa essere limpido. E bello.
E mi ritrovo ogni volta immensamente felice, nel vedere quanto amore c'è nelle mie giornate, quanto sia bello poter alternare una giornata da mamma ad una da lavoratrice, una mattinata al corso di musica con nani under 1 ad un corso di pilates o una nuotata in piscina, mentre il bimbo è con i nonni. Di quanto sia bello aver di nuovo il tempo di fare una torta, e poi andare sul brucomela. E poi aspettare che Lui torni dal lavoro. Di quanto sia bello tutto, quando non si ha paura di perderlo, o che venga portato via.
Mi chiedo se sia difficile da spiegare, da capire, o se sia capitato a tutte. O se debba darmi una regolata con le seghe mentali, semplicemente. E magari tornare a lasciarmi andare come facevo prima. Ma è proprio questa la difficoltà. Prima mi lasciavo andare a tutto, lasciavo che il mondo entrasse nella mia vita, ne apprezzavo i rischi, mi faceva sentire viva. Ora ho questa spinta a proteggere, proteggermi, da cosa non so. Magari ci sta anche, ma solo in parte. Ne sono consapevole, ma è facile solo a parole.
So solo che vorrei che questa patina sparisse, del tutto. Perchè sotto c'è il sole, o vorrei godermelo tutto.
E mi dico che sta solo a me, usare il cervello, la razionalità, per sconfiggere questa parte irrazionale che a volte prende il sopravvento. Mi fa bene dirmelo, ripetermelo, convincermi e impurtarmi. Sta solo a me. :-)
Ma allo stesso tempo, penso di averla passata, o forse di esserci ancora nel mezzo.
Forse ho avuto anche quella pre parto. Come tutte, magari. Fatta di ansie e paure per questo salto verso un mondo nuovo e soprattutto ignoto. Le volte in cui ho avuto paura che qualcosa andasse storto. La stranezza nel trovarsi all'improvviso ad affrontare certe paure, mentre la maggior parte delle mie amiche ancora passava il tempo tra lavoro e aperitivi. Il rendersi conto di aver perso all'improvviso la spensieratezza.
Penso che aver avuto troppo tempo da passare sola, senza particolari cose da fare, non mi abbia fatto troppo bene. Che mi abbia portato a pensare troppo, il che non fa sempre bene.
E un accumulo di pensieri (o di seghe mentali), che una volta che mi sono ritrovata con quel fagottino stupendo tra le braccia, a casa, una volta appurato che stava bene, che potevo iniziare a godermelo senza paure...ecco, una volta arrivati al punto del vissero felici e contenti, tutti questi pensieri hanno dato vita a nuove paure, quasi angosce sommesse.
Prima la paura del mondo, di lasciarlo entrare nella vita di mio figlio che per 9 mesi ho protetto nella pancia.
Poi la paura che possa succedere chissà cosa.
La paura del vissero felici e contenti, perchè quando raggiungo qualcosa, ho sempre paura mi venga portato via.
Non so se fa più paura ammetterlo, o tenerselo dentro.
Sono paure stupide, quasi imbarazzanti, non mi piace avere paura, se così effettivamente si può chiamare. Paure che quasi non si fanno sentire per tutto il giorno, e poi la sera, quando tutto inizia a tacere e rallentare, mi accorgo di non essere mai effettivamente rilassata. Di avere sempre qualche pensiero di troppo nella testa, che offusca un po' la serenità che vorrei godermi. Paure che danno vita a superstizioni ancora più stupide.
Forse questa sorta di crisi sta passando, perchè capita sempre più spesso, all'improvviso durante il giorno, che questa patina sparisca, che mi renda conto di quanto tutto possa essere limpido. E bello.
E mi ritrovo ogni volta immensamente felice, nel vedere quanto amore c'è nelle mie giornate, quanto sia bello poter alternare una giornata da mamma ad una da lavoratrice, una mattinata al corso di musica con nani under 1 ad un corso di pilates o una nuotata in piscina, mentre il bimbo è con i nonni. Di quanto sia bello aver di nuovo il tempo di fare una torta, e poi andare sul brucomela. E poi aspettare che Lui torni dal lavoro. Di quanto sia bello tutto, quando non si ha paura di perderlo, o che venga portato via.
Mi chiedo se sia difficile da spiegare, da capire, o se sia capitato a tutte. O se debba darmi una regolata con le seghe mentali, semplicemente. E magari tornare a lasciarmi andare come facevo prima. Ma è proprio questa la difficoltà. Prima mi lasciavo andare a tutto, lasciavo che il mondo entrasse nella mia vita, ne apprezzavo i rischi, mi faceva sentire viva. Ora ho questa spinta a proteggere, proteggermi, da cosa non so. Magari ci sta anche, ma solo in parte. Ne sono consapevole, ma è facile solo a parole.
So solo che vorrei che questa patina sparisse, del tutto. Perchè sotto c'è il sole, o vorrei godermelo tutto.
E mi dico che sta solo a me, usare il cervello, la razionalità, per sconfiggere questa parte irrazionale che a volte prende il sopravvento. Mi fa bene dirmelo, ripetermelo, convincermi e impurtarmi. Sta solo a me. :-)