martedì 28 maggio 2013

Girovagando tra vicoli e pensieri

                   


Una giornata di sole, finalmente. Un lunedì qualunque.
Un giro per Roma alla scoperta di uno dei miei quartieri preferiti.

Se c'è una cosa che mi manca dei miei luoghi d'origine è la vicinanza con Venezia. E' Venezia.
L'ho frequentata per dieci anni tra scuola e università, ci ho vissuto due anni condividendo una stanza con tre amiche pur di respirarne appieno l'atmosfera.
Le calli, gli odori, la vita di strada, i panni stesi, le voci che si sentono da un balcone all'altro.
Venezia è una zingara, una selvaggia. Ti rapisce, ti imbroglia, ti ubriaca nel suo labirinto.
E ti tiene li, a viverne l'essenza.

Roma invece è una signora, maestosa, elegante, avvolgente. Ti offre le sue piazze, la sua imponenza, la sua storia. Magari con un po' di superiorità. Ma appena le dai un po' più di confidenza, ti apre i suoi angoli più segreti, i suoi vicoli, gli angoli, gli scorci. Ti apre il suo cuore come te lo apre la sua gente.
Ed è bello scoprirne il lato popolare, fatto di cielo azzurro e pizza bianca, di momenti semplici e persone vere.


                   

Fichi d'india e sentirsi al sud.



                   

La saracinesca abbassata di un negozio di alimentari in pieno giorno. Mi sa di ritmi tranquilli, di siesta, di estate.


                    

Er nasone.

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